Nel 2019 sono stati festeggiati i quaranta anni dell’Archeoclub di Formello: un grande evento per un’associazione di volontariato culturale, che ha nel DNA la passione per l’archeologia e per la ricerca della memoria del passato.
Il piccolo gruppo dei soci, che nel 1979 si erano riuniti per la fondazione, e quelli che si sono aggiunti negli anni successivi, condividevano gli stessi obiettivi: scoprire, riconoscere e interpretare gli elementi del Patrimonio culturale del territorio nel quale vivevano, il Comune di Formello.
Oltre alla tangibile presenza degli Etruschi, nella campagna, era percepibile, nel tessuto urbano del paese, la stratificazione della storia, nelle testimonianze tra loro intrecciate di opere dell’antichità romana con edifici medievali e rinascimentali, ancora da liberare dalle ingiurie del tempo e dei vandalismi, ma certamente degni di tornare a nuova vita.
Le linee d’azione e gli obiettivi dell’Archeoclub sono stati individuati e perseguiti fin dall’inizio:
Da qui deriva l’orientamento operativo dell’Associazione, impegnata da subito in attività di ricerca sul campo e in iniziative di tipo culturale e divulgativo, tutte organizzate con l’ausilio ed il sostegno degli esperti maggiormente accreditati: archeologi, docenti universitari, funzionari del Ministero dei Beni Culturali, ricercatori e studiosi autori di pubblicazioni.
L’alto livello scientifico delle iniziative Archeoclub è la motivazione che ha portato, negli anni successivi, all’aggregazione di innumerevoli soci, residenti anche nei Comuni circostanti e, principalmente, nei quartieri romani a Nord del Tevere. In conseguenza dell’estensione territoriale della compagine associativa si è rafforzata anche la spinta alla conoscenza dell’area piu’ ampia, e storicamente omogenea, del Parco Regionale di Veio, che include il grande spazio geografico tra Cassia e Flaminia, da Ponte Milvio a Sud, fino alla valle del Treia.
In questo lungo periodo non sono mancati gli itinerari di conoscenza del multiforme ambiente storico e artistico romano, e l’allargamento dei percorsi su orizzonti piu’ vasti e periodi storici piu’ lontani nel tempo, includendo musei, mostre, itinerari tematici di turismo culturale in Italia e all’estero.
Per rendere merito a chi c’era, e per informare chi ci sta ora conoscendo, sono di seguito sintetizzati eventi e azioni significativi, che hanno caratterizzato negli anni l’operato dell’Archeoclub.
Durante i primi anni di attività i soci si sono dedicati prevalentemente all’esplorazione dell’aspetto archeologico del territorio, subendo la fascinazione della civiltà etrusca, le cui tracce, a Veio e dintorni, erano ben visibili o stavano tornando alla luce con risultati clamorosi. Il nostro volontariato, in collaborazione con la Soprintendenza dell’Etruria Meridionale, condusse campagne di ricognizione di superficie che portarono a segnalazioni e al recupero di materiale archeologico, successivamente restaurato e consegnato al Museo dell’Agro Veientano.
Dal 1994, sotto la guida del Presidente Gaetano Messineo, archeologo Soprintendente aggiunto per l’area di Roma Nord, si attivò un’intensa collaborazione dei soci alle campagne di scavo di Villa di Livia e al Casale di Malborghetto, insieme all’organizzazione di attività culturali nel XX Municipio di Roma.
Nello stesso periodo un drappello di volenterosi partecipò con entusiasmo alla prima campagna di scavo della catacomba di Monte Stallone, della quale l’Archeoclub aveva propugnato con forza il recupero (2006).
La prima “uscita” pubblica dell’Archeoclub, in assoluto, fu dedicata, alla fine del 1979, a Formello, e ne mostrò l’immagine, attraverso le fotografie scattate nel 1976 da un giovanissimo Francesco Garofoli; seguirono numerosi concorsi fotografici, riservati alle scuole e/o a fotografi dilettanti, e mostre di immagini d’epoca, raccolte tra le famiglie formellesi, che portarono alla formazione di un consistente archivio di testimonianze visive del passato di Formello.
Ultimo in ordine di tempo, ma particolarmente impegnativo e significativo, è il progetto UN FUTURO PER IL NOSTRO PASSATO, condotto dal 2015 con la finalità di recuperare, nel centro storico di Formello, la chiesa di San Michele Arcangelo, edificio ricco di testimonianze artistiche, ma completamente abbandonato e in situazione di incipiente degrado.
Quaranta anni di attività associativa su tematiche culturali fondamentalmente di archeologia, storia dell’arte e storia, hanno visto innumerevoli proposte di cicli di conferenze, corsi, manifestazioni multimediali, cineforum e visite guidate a monumenti, musei, mostre e centri storici, rivolte a un pubblico di adulti appassionati.
Molto seguite sono state anche le escursioni archeologico-naturalistiche nel Parco di Veio, per conto dell’Ente Parco.
Non sono stati trascurati i bambini e i giovani, ai quali sono state offerte, fin dal 1985, stimoli alla ricerca sulla storia del territorio, con proposte di concorsi, visite guidate ed attività di animazione didattica calibrate per gli alunni delle scuole del territorio (elementari e medie), e successivamente gli itinerari di Educazione ambientale del progetto “Giorni Verdi”, in collaborazione col Parco Regionale di Veio.
Molto seguite sono state anche le escursioni archeologico-naturalistiche nel Parco di Veio, per conto dell’Ente Parco.
Negli anni ’80 sono stati sperimentati gli scambi culturali (1987-88-89) di studenti formellesi di scuole superiori e università, con loro coetanei stranieri, ungheresi, tedeschi, danesi. Piu’ recente è l’esperienza delle attività di “Alternanza scuola- lavoro”, condotta con istituti superiori del territorio.
Annualmente l’Archeoclub ha organizzato viaggi culturali archeologici su itinerari storico-artistici di aprticolare interesse in Italia, in Europa e nel Mediterraneo, guidati da archeologi e specialisti, e molto apprezzati dai soci per l’alta qualità dell’offerta.
Per allargare e diffondere un atteggiamento correttamente educativo sul Patrimonio culturale del territorio sono stati organizzati periodicamente, dal 1995, corsi di aggiornamento per docenti delle scuole di vari livelli con riconoscimento dell’allora Provveditorato agli Studi di Roma (titolo “Il Parco di Veio come scuola viva”) e seminari di formazione per operatori in area protetta (titolo “Sugli antichi passi, nel Parco di Veio”).
Nel 2018 e 2019 si sono svolti, con il patrocinio del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, i corsi di formazione in Didattica dei Beni Culturali, rivolti ai docenti e alle scuole di ogni ordine e grado, accreditati nella piattaforma SOFIA, intitolati “Nuovi percorsi attraverso la Civiltà Etrusca” e “Itinerari nei Musei, custodi di Miti e narratori di Storia”
Carla Sisto Canali
Presidente della Sede di Formello di Archeoclub d'Italia
maggio 2020