Dal 1979 al servizio dei Beni Culturali
Password dimenticata?
  • Particolare dell'altorilievo del Mitra
Menu
  Sei in Formello -> Operazione conoscenza

L’ “Operazione conoscenza”

Nel 1982, mentre l’opinione pubblica prendeva crescente consapevolezza dell’importanza del patrimonio storico-artistico italiano, la cui entità non era ancora realmente percepita e apprezzata, l’Archeoclub d’Italia diede inizio all’”Operazione conoscenza”, un ambizioso progetto che voleva essere la base indispensabile per la programmazione di ogni ulteriore azione di recupero e di sviluppo: l’indagine conoscitiva seguita dal censimento dei beni culturali, notificati o meno, conosciuti o sconosciuti, situati nell’ambito territoriale dei Comuni italiani, nei quali l’associazione era rappresentata.
Il Presidente dell’epoca, Luciano Giomi, esortò le Sedi locali a intraprendere questo percorso finalizzato, come scrisse, alla “riappropriazione di ciò che la volontà degli uomini seppe creare per i bisogni comuni e che la stessa volontà distrusse in periodi di oscurantismo culturale e sociale”; l’obiettivo proposto era “il pubblico godimento e la libera fruizione dei beni culturali”.
L’architetto Roberto Zanini, Presidente della nostra Sede di Formello, mise a disposizione la propria professionalità, competenza e conoscenza della realtà sociale delle sedi locali, per elaborare un manuale, il primo del genere, che illustrasse e guidasse nelle varie fasi di compilazione della carta e delle schede allegate i soci, volontari e appassionati, sì, ma non professionisti di archeologia o storia dell’arte.
Il progetto “Operazione conoscenza” ebbe l’avallo e il sostegno del Ministero per i Beni culturali e ambientali.

 


Con coraggio e buona volontà negli anni successivi i soci dell’Archeoclub di Formello misero in atto l’”Operazione conoscenza”, munendosi di carta topografica, facendo ricerche d’archivio e dedicandosi a numerose ricognizioni nel territorio, centrate soprattutto su siti archeologici, nell’area di Veio. Non fu però trascurata la realtà storico-artistica di Formello. Con un sistema di schedatura facile e veloce, corredato da fotografie, si prese cognizione di singoli monumenti, edifici, testimonianze archeologiche ed artistiche.
I risultati delle ricognizioni ”sul campo” furono esposti in mostre, che portarono alla ribalta monumenti poco considerati, o negletti, e sensibilizzarono l’opinione pubblica; la documentazione fotografica fu anche utilizzata durante le attività didattiche condotte presso le scuole.