Dal 1979 al servizio dei Beni Culturali
Password dimenticata?
  • Particolare dell'altorilievo del Mitra
Menu
  Sei in Formello -> Operazione conoscenza

Dal Santuario della Madonna del Sorbo a Grottafranca - Documentazione fotografica realizzata negli anni ‘80

La bella area naturale della Valle del Sorbo negli anni ’80 è un territorio conosciuto per il suo grande valore ambientale.
Il paesaggio è ancora quello rurale del Lazio etrusco. Nella parte pertinente al Comune di Formello il fiume Cremera/Valchetta scorre tra terreni di uso civico, dedicati al pascolo brado di bovini maremmani e cavalli di proprietà degli abitanti di Formello. Il fondovalle è percorso da un comodo sentiero in terra battuta. Le pendici delle alture sono coperte da rigogliosi boschi di querce, sottoposti periodicamente al taglio.
La Valle del Sorbo è ben nota e frequentata nel periodo primaverile da sportivi, gitanti ed escursionisti; nel lunedì di Pasquetta, e nel martedì seguente, diviene la meta del rituale festoso pellegrinaggio al Santuario del Sorbo degli abitanti dei Comuni che qui confinano, Campagnano e Formello.
Per realizzare l’”Operazione conoscenza” i soci dell’Archeoclub ripeterono le passeggiate al Sorbo in varie circostanze e stagioni, spesso con l’ausilio di esperti archeologhi e di un naturalista, il professor Giampiero Di Niscia. Furono esplorati nuovi itinerari e raggiunte, oltre i siti più conosciuti, le vallette nascoste, con le testimonianze più segrete della storia delle comunità umane nel territorio.


Il Santuario della Madonna del Sorbo (nel Comune di Campagnano, FEC), conserva la mistica atmosfera antica. La chiesa, datata al XV secolo, crollata in parte nel 1966 e ricostruita a cura del Comune di Formello, per il grande attaccamento devozionale della Comunità al santuario, conserva un pregevole affresco absidale quattrocentesco. All’esterno della chiesa le foto documentano, però, la quasi totale rovina del grande complesso conventuale, abbandonato dai frati carmelitani nel 1876, e abitato dal secondo dopoguerra da un devoto eremita, che si prende cura della chiesa. Alcune sale affrescate dell’edificio monastico mostrano tracce di vandalismi recenti. In una prima visita viene visto un affresco (purtroppo non fotografato) rappresentante il profeta Elia che, salendo sul carro di fuoco, dona il proprio mantello ad Eliseo. Nella visita successiva i volti dei due personaggi sono spariti, asportati con precisione chirurgica.
Lungo il corso del Cremera, oltre la ben nota Mola del Sorbo, con la cascata, il mulino diruto e il ponte medievale, si scende avventurosamente al sito della grotta e cascata della Ninfa, a Formello chiamata il “Bottagone”, che unisce la bellezza naturale alla suggestione dell’archeologia. Percorrendo un’antica mulattiera verso Cesano si raggiunge il sorprendente fontanile di Valle Cancella e si risale la costa fino alla medievale Torraccia.
Sul lato opposto della valle un sentiero scosceso porta all’insediamento altomedievale di Grottafranca, posto sul promontorio a picco sul fiume, che attende di essere indagato.
Dal 1997, con l’istituzione del Parco regionale di Veio  link, tutta la Valle del Sorbo, in considerazione della sua integrità ambientale e paesaggistica, è tutelata, mantenendo l’utilizzo agro-pastorale tradizionale; l’area di Follettino gode della tutela integrale come S.I.C.- Sito di Importanza Comunitaria.
Nel 2005 il complesso conventuale del Sorbo è stato restaurato, con intervento della Regione Lazio; la prevista destinazione a centro visite del Parco di Veio non è stata realizzata. Il servizio religioso e la tutela del complesso monumentale sono affidati ad una comunità monastica.
Il sentiero che attraversa la valle è dal 2010 un tratto del cammino della Via Francigena.
Il sito altomedievale di Grottafranca è molto difficilmente raggiungibile, perché l’accesso è interdetto dalle recinzioni delle proprietà private e dalla fitta vegetazione.
Nella Valle del Sorbo sono in corso indagini archeologiche, promosse dal Comune di Formello.